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Scandinavia On The Road: dalla Puglia ai Fiordi Norvegesi pt.2

  • lorenamoldavio
  • 5 giu 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Ci eravamo lasciati sul confine svedese. La nostra terza tappa è stata, infatti, la bellissima Stoccolma. In questa città ho lasciato un pezzo del mio cuore. Tra le sue isolette abbiamo passato dei momenti meravigliosi. Di Stoccolma ricorderò per sempre quelle stradine tortuose che conducono nel centro storico della città. Da lì si può ammirare la bellezza che questo posto ha da offrirti. Le numerose case dai tetti neri che si affacciano sul mare le conferiscono un aspetto fiabesco.

Ci lasciamo alle spalle la magia di questo posto dopo soli 2 giorni.




Una cosa che ho sempre sentito dire è che il viaggio non è uno solo. È composto da numerosi momenti che entrano nella tua testa e nel tuo cuore, cambiando per sempre il tuo modo di pensare e vivere. E questo viaggio di momenti come questi me ne ha regalati tanti.


Decidiamo di entrare in Norvegia da una stradina laterale, sperduta nel nulla. Capiamo di aver varcato il confine solo quando incontriamo un cartello che, ovviamente in norvegese, dà il benvenuto in un piccolo paese. Ci fermiamo davanti a un lago e scattiamo alcune fotografie. Cuciniamo la pasta sul nostro fidato fornellino da campo. E qui, mangiando orecchiette al sugo, osservando la bellezza di un lago norvegese, immersa tra gli alberi, lontana dal rumore delle macchine e illuminata da un bellissimo cielo azzurro, nonostante siano le 22.00, capisco il vero significato della frase che ho citato prima.




La mattina seguente arriviamo nella bellissima Flåm. Un piccolo paese che, nonostante i suoi 500 abitanti, riesce a regalare piacevoli sorprese. Avventurarsi per questa piazza così vuota, sotto una pioggia incessante, è stata è un’esperienza sensazionale. Così come lo è stato dormire in un camping circondato da montagne e cascate. Cogliamo al volo la possibilità di prendere la Flåmsbana, che è definita la linea ferroviaria più ripida d'Europa, per raggiungere una cascata maestosa, Kjosfossen. Immersa nel silenzio di Flåm mi sento veramente in pace con me stessa.



In seguito visitiamo la città di Bergen. Famosa per il suo mercato del pesce e per le sue bellissime casette colorate, Bergen ci accoglie con tanto vento ed un buonissimo profumo di salmone. In questa città sostiamo solo un pomeriggio, ma basta per farmi innamorare perdutamente della sua bellezza.




Penultima tappa è Stavanger. Tra le sue magnifiche stradine ci perdiamo, ammiriamo le suggestive vetrine dei negozietti natalizi, aperti tutto l’anno. Decidiamo poi di seguire un consiglio che ci avevano dato in molti, vivere la crociera sul fiordo. Da questa piccola imbarcazione ammiriamo tutto quello che la natura sa offrirci.





La mattina seguente, con le scarpe da trekking ai piedi, siamo pronti a vivere una nuova esperienza. Dopo un lungo cammino sulle montagne arriviamo su Preikestolen, da cui si può godere una vista che lascia senza parole.


La nostra ultima tappa è Oslo, la bellissima capitale Norvegese, che ci regala un primo assaggio di caldo dopo giorni passati con strati di vestiti per proteggersi dal freddo. A Oslo non sostiamo molto, purtroppo i tempi stringono, ma queste poche ore mi bastano a confermare la mia idea. La Norvegia è veramente il luogo più bello del Mondo.


Dopo Oslo viviamo dei momenti folli. Oltre 24 ore ininterrotte di viaggio per varcare i confini italiani quanto prima.


Ci concediamo un’ultima tappa a Bologna, per riposarci qualche ora, e rientriamo nel nostro camper. Le ultime ore passate in questo piccolo abitacolo hanno un sapore diverso. La consapevolezza di tornare a casa suscita sentimenti particolarmente contrastanti. Certo, l’idea di tornare a dormire in un letto comodo è allettante, ma in viaggio ho capito che non bisogna avere tanti comfort per essere felici. E quindi, nonostante sia bramosa di tornare ad avere i miei spazi, i miei occhi sono lucidi e una sensazione di angoscia riempie il mio cuore. Perché io, in fondo, a stare in questo camper mi ero abituata. Come mi ero abituata a svegliarmi ogni mattina in un camping diverso con la voglia matta di esplorare ancora. E, anche se il mio cuore mi dice che questo è solo l’inizio, ho paura di tornare a casa. Perché forse lì, il sorriso vero che mi ha accompagnata in questa meravigliosa avventura tornerà a spegnersi nell’attesa di essere ravvivato quando preparerò di nuovo le valige pronta ad emozionarmi ancora una volta.

Questo è stato il mio primo grande viaggio, e sono felice di averlo raccontato a tutti voi. Spero che possiate rivedervi un po’ in me. Vi do un consiglio: se non avete ancora visitato questo angolo di paradiso, fatelo appena sarà possibile. Perché lì, mentre osserverete il mare da una montagna altissima, vi sentirete veramente in pace con voi stessi. Alla prossima!



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